Questione numero 1

Moscovici: “Gli italiani non devono sbagliarsi: ogni euro in più per il debito è un euro in meno per le autostrade, per la scuola, per la giustizia sociale.

Rapporto Deficit/PIL

Itali: 1318%

Germania: 64,1%

Domanda. Se il debito (pubblico) impedisce di spendere in infrastrutture come mai la Germania, che di problemi col debito (pubblico) pare proprio non averne, dal 1992 al 2012 ha tagliato le spese per le infrastrutture facendole letteralmente crollare?

(fonte DIW BERLIN – Istituto Tedesco per la Ricerca Economica: https://www.diw.de/documents/publikationen/73/diw_01.c.517626.de/diw_econ_bull_2015-42-3.pdf)

Nello stesso periodo ecco come è evoluto il rapporto deficit/PIL della Germania:


source: tradingeconomics.com
Risposta. C’è il patto di stabilità per gli enti locali che in Germania come in Italia come in qualsiasi stato della UE, compresa la sua Francia, non hanno capacità di spesa a prescindere.

Se ne inventi un’altra per fare del terrorismo finanziario che è meglio.

Questione numero 2

Moscovici: “No a crisi tra Italia e Unione, ma il vostro debito è esplosivo.

Informo il signor Moscovici che il debito, non solo pubblico, ma anche privato è esplosivo a livello mondiale.

Ma lui questo lo sa bene anche se finge di non sapere perché al soldo degli usurai (si legga alla voce “investitori istituzionali“) della finanza internazionale.

E se proprio non lo sapesse si andasse a rileggere documenti come questo (ma ne potete trovare quanti ne volete): https://www.bcg.com/documents/file87307.pdf.

In questo studio del 2011 si proponevano soluzioni per la crisi del debito planetario futura.

Perché vede signor Moscovici quelli bravi come lei la crisi del debito planetario sanno bene che sarà inevitabile.

Il documento però si intitolava “Back to Mesopoamia?” e in un mini excursus storico capiamo il perché.

In Mesopotamia ad ogni cambio di monarca tutti i debiti esistenti si cancellavano.

Ovviamente per quegli esperti la soluzione sfortunatamente non era quella mesopotamica, ma noi ci dobbiamo battere proprio perché si arrivi proprio lì.

E’ quindi chiaro che noi abbiamo due possibili strade.

O la bolla esplode (o per meglio dire la lasciano esplodere come quella del 2008) e, se vi ricordate bene, questo genere di cose portano dritti a guerre mondiali (sarà un caso che i governi presunti nazi-fascisti stiano venendo fuori come funghi proprio in questo periodo? Funzionali al progetto come altre volta?).

Oppure cancelliamo il debito immediatamente e il gioco riprende da capo.

Perché di gioco si tratta. Certo, è un gioco truccato fin da principio,a pur sempre un gioco.

Sottolineo come di consueto che non è mia intenzione difendere l’attuale Esecutivo. La mia scheda bianca alle Politiche fa testo.

E poi ho la netta sensazione che questi signori stiano giocando con gli annunci per cui preferisco attendere a lettura dei documenti che presto o tardi dovranno pur pubblicare. al momento abbiamo uno scarno comunicato stampa sul sito del Governo e il nulla assoluta su quello del MEF. Insomma, aria fritta.

E per quelli che leggo sui social – novelli economisti da notiziario dei Tiggì – dare addosso a un Governo in carica da 4 mesi con l’accusa di stare mettendo a rischio il futuro dei nostri figli e nipoti dico solo che forse dovrebbero studiare e avere buona memoria.

L’attuale (presunta) impossibilità di spendere anche un solo euro in più a deficit niente niente sarebbe dovuto al lavoro sporco fatto dai precedenti esecutivi.

Ovviamente quelli delle tre scimmiette Letta-Rezi-Gentiloni e i precedenti tandem Prodi-Berlusconi, ma anche, e soprattutto, quello presieduto dal signor Monti.

Colui che disse all’attonito intervistatore della CNN: “Stiamo distruggendo la domanda interna del Paese.

Perché, aggiungo io, vogliono trasformare l’Italia e l’intera UE in una sorta di Cina 2.0.

E se non ci diamo una sveglia ci riusciranno, magari anche con l’aiuto dei cosiddetti populisti.

 

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