Le previsioni dei capi-mafia per il 2018 e 2019.
Ovvero due report di Godlman Sachs del novembre 2017 e gennaio 2018.
Certo incuriosisce il fatto che l’outlook 2018 (1) di gennaio ricordi la previsione di perdita di posti di lavoro da qui al 2030 (da 400 a 800 milioni – pagina 32) sulla strada dell’automazione-informatizzazione-robotizzazione faccia a pugni con la tabella (pagina 7, exhibit 8) del report di novembre (2) che fotografa una disoccupazione mondiale in continua diminuzione.
Altro dato interessante è quello sulla crescita, tanto cara ai capi-mafia.
A livello mondiale (2)(pagina 5, exhibit 6) dal 3,7% del 2017 passeremo al 4,0% del 2018 e al 3,9% del 2019.
Ma se andiamo a vedere l’Euro-zona e gli USA si prevede una frenata.
Il confronto è tra il previsto 1,9% del 2019 per i paesi sviluppati e il 5,7% di quelli in via di sviluppo, sempre che queste classificazioni abbiano ancora un significato.
Considerati gli ultimi tre anni passeremo da un gap di crescita del 2,3% nel 2015 al previsto 3,8% del 2019.
Ci sono poi le mezze verità.
Per esempio quelle legate agli attacchi informatici (1)(pagina 33 – Increasing Threat of Cyberattacks) dove non si citano i numerosi attacchi perpetrati dai paesi occidentali nei confronti di nemici ed alleati.
Ah già, ma noi siamo i buoni e quindi è giusto elencare solo quelli fatti, veri o presunti che siano, dalla banda Vald-Kim-Xi.
Su una cosa i due report sono allineati a distanza di due mesi l’uno dall’altro, e d’altronde poteva essere altrimenti?
Il vero problema, il vero nodo che porta all’instabilità, dei mercati e degli affari dei capi-mafia, è la politica.
Il fantasma del populismo viene agitato come al solito dai capi-mafia che mirano a raggiungere il traguardo della totale apatia dei popoli e, se possibile, del rifiuto totale della politica.
Perché il vero nemico del libero mercato, ovvero del Paradiso in terra dei capi-mafia, è la politica. Non chi fa politica, ma la Politica.
Solo essa è in grado per lo meno di limitare il dilagare della jungla/savana neoliberista.
Ed ecco quindi che, anche in assenza di condizioni realmente preoccupanti (vedi pagina 50 del report 1 e pagina 13 del report 2), si continua a martellare col pericolo dell’arrivo al governo di personaggi – non se ne vedono, allora li inventano – che pensino più ai bisogni delle popolazioni che a soddisfare i parametri che garantiscono alla truffa denaro-prestito-interesse di persistere.
I capi-mafia la vedono così.