Il “Rapporto sull’antisemitismo in Italia nel 2016” pubblicato il 14 giugno 2017 (http://www.osservatorioantisemitismo.it/approfondimenti/rapporto-sullantisemitismo-in-italia-nel-2016/, qui il PDF: http://osservatorioantisemi-c02.kxcdn.com/wp-content/uploads/2017/06/Rapporto_antisemitismo_Italia_2016.pdf) inquieta.
Inquieta perché elenca una lunga serie di segnalazioni documentate di episodi di anti-ebraismo verificatisi nel corso del 2016.
Su questo punto devo dire che gli imbecilli nazistoidi hanno seri problemi con il loro colossale livello di ignoranza.
Per 188 episodi accaduti sui social (insulti, vignette, minacce) e segnalati non oso immaginare quanti altri ce ne siano stati.
E purtroppo sappiamo che passare dal parole ai fatti per qualcuno, pochi per fortuna fino ad oggi, non è poi così difficile.
Allo stesso tempo però il rapporto inquieta perché sono stati commessi due errori marchiani.
Volontari o meno? Fate voi.
Il primo lo si evince dal mio “anti-ebraismo” utilizzato al posto del loro “antisemitismo”.
E’ infatti scorretto utilizzare la parola antisemitismo in un rapporto che non cita episodi accaduti contro i palestinesi e altre popolazioni di origine semitica.
A questo si aggiunge l’aver citato tra i “rei” anche alcuni giornalisti, scrittori e docenti che francamente nulla hanno a che spartire con l’antiebraismo e certa feccia nazistoide.
La loro colpa è quella di aver raccontato l’occupazione nazista dei territori palestinesi da parte di Israele. E chi tocca Israele automaticamente diventa antisemita.
L’invito è ad andare a leggere le ultimissime pagine del rapporto dove troverete la “Dichiarazione operativa di antisemitismo approvata dall’International Holocaust Remembrance Alliance – IHRA il 26 maggio 2016”.
Il punto è quindi chiaro. Si utilizza un rapporto teoricamente asettico per denigrare alcune persone, realmente fastidiose per le verità che raccontano, gettandole nel medesimo calderone della feccia nazistoide.
Occorre fare sempre molta attenzione a ciò che si legge e domandarsi quale sia il reale intendimento di chi si dedica a redarre questo genere di documenti.
Ultima nota a margine.
A lettura terminata si sarà notato che siamo tutti sotto controllo da tempo.
Non so voi ma non è che la sensazione sia straordinaria.
–
Links