MonteDelTempio

Solito esempio di (dis)informazione, o informazione parziale e distorta all’italiana dopo il caso diplomatico esploso a seguito dell’adozione della risoluzione su Gerusalemme e i suoi luoghi sacri scritta dai Palestinesi e fortemente avversa ad Israele.

Qui c’è il sunto puntuale di quanto accaduto all’UNESCO: http://www.unwatch.org/unesco-condemned-historical-revisionism-adopting-islamic-sponsored-resolution-denying-jewish-christian-ties-jerusalem/

Partiamo dalla dichiarazione di Netanyahu (articolo e video): http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/Netanyahu-stresses-UNESCO-vote-absurdity-to-new-UN-head-470209

The theatre of the absurd at and today the organization adopted which claims that the people of Israel have no connection to the Temple Mount and the Western Walls.

To claim that Israel has no connection to the Temple Mount and the Western Walls is like saying that Cina has no connection to the Great Wall of China or that Egpt has no connection to the Pyramids.

With this absurd resolution, UNESCO has lost what little legitimacy it had left, but I beleive that the historical truth is much stronger and truth will prevail.

Avrà ragione o no? Nì!

E poi? E poi ci siamo noi che non facciamo mai mancare il nostro fondamentale apporto.

Due giornali teoricamente agli antipodi per dare l’idea di cosa hanno detto radio, TV e giornali in Italia.

http://www.repubblica.it/esteri/2016/10/18/news/unesco_approva_risoluzione_gerusalemme_est_israele_contesta_messico_cambia_posizione-150036843/

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/lunesco-approva-risoluzione-che-ha-indignato-israele-1320619.html

Ovvio che per l’intero sistema (dis)informativo italiano la colpa sia dei Palestinesi, di chi ha votato SI’ e dei diplomatici italiani che se la sono dormita con la loro astensione di prammatica. Netanyahu rules!

Ma c’è anche un piccolo raggio di sole.

Ecco un articolo nel quale troviamo l’informazione a mio avviso più completa: http://www.ilpost.it/2016/10/20/israele-unesco/

Poi vuoi che manchi l’ennesima figuraccia internazionale del nostro baldo giovin signorotto fiorentino? Certo che no!

Ed ecco che Renzi ci mette (solo) tre giorni prima di aprire bocca. Ovvio che i padroni si siano leggermente inc…

In più ha detto il falso. Non è infatti mai stato sostenuto che “Gerusalemme e l’ebraismo non hanno una relazione“, ma tant’è, lui è abituato a mentire e mistificare.

Una selezione bipartisan dei quotidiani e siti di (dis)informazione che riportano le dichiarazioni del premier senza batter ciglio:

http://www.repubblica.it/politica/2016/10/21/news/renzi_allucinante_la_decisione_unesco_su_israele_linea_dura_con_bruxelles_la_manovra_non_si_tocca_-150257297/

http://www.huffingtonpost.it/2016/10/21/unesco-renzi_n_12583212.html

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/21/unesco-renzi-su-astensione-italia-risoluzione-luoghi-santi-gerusalemme-allucinante-basta-attacchi-ad-israele/3112706/

Dice… ma c’è anche “il Fatto”? Certo! Un conto è fare le pulci a Renzi sulle questioni interne, un conto è toccare Israele. Se c’è di mezzo Israele Renzi può dire tutte le castronerie che vuole e il team del buon Travaglio farà scena muta.

Detto questo io dal mio punto di vista ho fatto quello che chiunque può fare prendendosi un po’ di tempo.

In primo luogo ho recuperato e letto il documento incriminato (http://www.unwatch.org/wp-content/uploads/2016/10/UNESCO-Jerusalem-resolution-draft-of-Oct-12-2016.pdf).

Poi ho ricostruito sul sito UNESCO la cronologia delle risoluzioni precedenti (http://whc.unesco.org/en/decisions/?cid=305&action=list&searchDecisions=jerusalem+and+its+walls&search_decision=&id_states=&id_sites=&year_start=&year_end=&withsites=).

Se ne traggono alcune considerazioni sia generali che specifiche rispetto all’intervento fuori tempo e fuori luogo del premier italiano.

1) Come detto Renzi mente o per ignoranza o per malafede.

La risoluzione è fortemente critica nei confronti di Israele, ma dove si dice che Gerusalemme e l’ebraismo non hanno una relazione?

Per capirci nella risoluzione troviamo due passaggi piuttosto chiari:

3. Affirming the importance of the Old City of Jerusalem and its Walls for the three monotheistic religions, also affirming that nothing in the current decision, which aims, inter alia, at the safeguarding of the cultural heritage of Palestine and the distinctive character of East Jerusalem, shall in any way affect the relevant Security Council and United Nations resolutions and decisions on the legal status of Palestine and Jerusalem,

e

36. Shares the conviction affirmed by the international community that the two sites are of religious significance for Judaism, Christianity and Islam;

Non occorre aggiungere altro.

2) La risoluzione come detto è forte, ma contiene accuse circostanziate sulle reiterate inadempienze di Israele rispetto alle risoluzioni UNESCO che partono dal 2004 (http://whc.unesco.org/archive/2004/whc04-28com-26e.pdf – da pagina 78). Per inciso Gerusalemme diventa patrimonio UNESCO nel 1982.

Se le andiamo a leggere è chiaro come le risoluzioni sono passate dal tono pacato e conciliante di raccomandazione a quello più duro di intimazione. Ma ogni volta Israele ha sostanzialmente fatto spallucce.

Per far capire come si evolve la questione delle risoluzioni mai rispettate da Israele vediamo il cambio dei toni attraverso alcune parole chiave.

Ask –> Requests –> Urges –> Reiterates –> Reaffirming –> Regrets –> Deplores –> Deeply deplores

Il tutto in undici anni (2004-2015) di risoluzioni sempre su proposta della Giordania, che lo ricordiamo sarebbe la responsabile dei siti, anche se poi Israele fa ciò che vuole.

Nel 2015 fanno capolino le diciture dei luoghi sacri in arabo e si definisce Israele “the Occupying Power”. A presentare la risoluzione è sempre la Giordania che evidentemente si è stancata di riproporre le stesse parole cadute nel vuoto per così lungo tempo. Quindi la conseguenza logica è che i Palestinesi hanno pensato di poter proseguire sulla strada tracciata dalla precedente risoluzione adottata dall’UNESCO e utilizzare certi termini.

3) Renzi sostiene giustamente (eureka!) che ci sono numerose risoluzioni ONU e UNESCO, ma evita di dire che Israele non le ha mai rispettate e ciò equivale a dire che ONU e UNESCO non contano nulla. Beh, questo già lo sapevamo.

Ma allora che problema c’è?

Gli Israeliani hanno montato un caso dialettico sul nulla?

A che pro?

Stanno portando avanti, o si apprestano ad eseguire qualche operazione che deve passare sotto silenzio?

Su Matteo Renzi stendiamo un velo pietoso, l’ennesimo.

Dal canto suo la Direttrice Generale dell’UNESCO Irina Bokova, minacciata di morte nel frattempo, ha chiarito il 14 ottobre: http://whc.unesco.org/en/news/1568

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