Non fare promesse che sai di non poter mantenere dovrebbe un must per qualsiasi politico che si rispetti.

Invece, come è noto, i signori che nostro malgrado guidano il Paese proprio non ce la fanno a resistere alla tentazione di sparare raffiche di mitra un giorno sì e l’altro anche.

E’ il caso dei debiti della P.A.

Do you remember?

“Se lo facciamo, lei poi va in pellegrinaggio a piedi da Firenze a Monte Senario”

Matteo Renzi riferendosi alla promessa di saldare tutti i debiti dello Stato entro il 21 Settembre 2014.

“Entro il 21 settembre li paghiamo tutti”. Altrimenti? “So dove mi mandano gli italiani…”

Il problema è che gli italiani non ce lo mandano, in pieno stato comatoso come sono. E pensare che in Francia le manifestazioni contro il Jobs Act d’oltralpe hanno paralizzato l’intero Paese solo pochi giorni fa (mentre qui hanno fatto a mala pena 4 ore di sciopero dopo 9 giorni dall’approvazione).

Ah, sul tema, tra parentesi, non è che se usiamo l’inglese una fregatura diventa cosa buona e giusta. Ma i francesi usano la loro lingua per identificarlo e guarda caso sono incazz…, sia mai il caso di usare l’italiano? E allora chiamiamolo col suo nome: lavoro a tempo indeterminatamente precario.

Da notare come alle nostre latitudini si stia parlando poco o nulla delle proteste e della imponente mobilitazione del popolo francese. Forse qualche pennivendolo nostrano ha paura di parlare di certi argomenti per non disturbare il conducente?

E’ di ieri l’aggiornamento del M.E.F. (leggi la news sul sito) che rende conto della situazione cercando note positive.

E allora ecco che scopriamo che gli enti pubblici virtuosi sono saliti da 300 a 500 (Ooohhh!) e che i giorni di attesa media per ricevere un pagamento sarebbero ora 46 (Ooohhh!) e che i debiti… no, quello no, per il “tutti pagati” ripassare tra un anno, magari due, va bene dai, lasciamo stare.

Però diciamolo dai, qui mica si scherza, si fa sul serio!

Come? Come dite? E’ passato più di un anno e mezzo dalla scadenza posta dal Presidente del Consiglio?

Dettagli!

Ottimismo e su con la vita. Che tanto non è mica detto che le aziende vadano in malora a causa dei mancati pagamenti dello Stato. Magari qualcuna sì, ma cosa vuoi che sia, abbiamo IBM e Apple in arrivo con un bel pacchetto di 1.500 posti di lavoro che fanno al caso nostro. Copriremo eventuali posti persi più quelli di ritorno dal Jobs Act (che per la cronaca tra qualche mese inizieranno a fioccare). O almeno inizieremo a farlo.

E poi abbiamo sempre pronta la scusa pronta del “Se pago gli arretrati e ci sono i debiti nuovi ecco che siamo di fronte al classico cane che si morde la coda”. Già! Ma allora perché promettere ciò che sai già di non poter mantenere? Domanda retorica, consenso dei polli acquisito.

Ormai da mesi la parola che mi ronza in testa è sempre quella: IMBARAZZANTE!

La vedo nei modi di governare un Paese sempre più in declino, nei gesti e nelle parole di un corpo estraneo che se ne va a zonzo per la penisola e per il globo terracqueo vaneggiando e riducendo tutto ciò che incontra al suo livello, cioè annullandolo.

E’ pericolosa la deriva dell’uomo solo al comando che però non ha patente, di colui che approccia un incontro coi suoi cari ragazzi della scuola di politica del PD (ma davvero esiste gente che va ad ascoltare lui e la Ministra di Letto? E magari ci crede pure? Ditemi che non pagano, ma li pagano!) così come fa con una visita ad una azienda (rigorosamente quelle poche che vanno bene, mai quelle dove i lavoratori lo sbranerebbero col solo sguardo) o come fa quando mette piede in un luogo di cultura come un elefante in cristalleria.

Ma attenzione perché non parliamo di un fesso qualsiasi, ma di un “fesso” al servizio di potentati forti che stanno ottenendo tutto ciò che desiderano prima di farlo voltare e piazzare sulle sue natiche (come fatto con tutti i suoi predecessori) un sonoro calcio. Perché i polli devono vegetare nella convinzione che l’ennesimo idiota/ladro sia passato e poi tocchi a un nuovo eroe nostrano.

Già, e poi?

Poi sarà la volta di Mario come qualcuno paventa?

Beh, se così fosse almeno avremo il privilegio di assistere alle fasi finali della demolizione controllata di una nazione.

A livello storico è pur sempre una gran cosa!

 

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