manconi-cirinna

L’esercizio della curiosità e dell’approfondimento spesso riserva sorprese o ancora più spesso, ed è questo il caso, aiuta a riesumare cadaveri eccellenti seppelliti sotto la polvere astutamente sollevata dal main stream.

Da qualche giorno mi sto dedicando alla lettura del D.d.l. Cirinnà (“Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze” – qui trovate il testo integrale disponibile sul sito del Senato).

Oggi ho notato (ma purtroppo non ho salvato la versione precedente alla riunione del PD) che alcuni punti sono cambiati. Uno su tutti quello sulla cosiddetta “stepchild adoption”. In breve prima l’articolo riportava la parola “adozione” in modo esplicito mentre ora si rimanda all’aggiunta delle parole che fanno riferimento alla unione civile nell’art. 44, comma 1, lettera b) della legge 184 del 4 maggio 1983 (Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori).

Partito da quella che era più che altro una curiosità rileggo l’ordine del giorno di ieri, giovedì 28 gennaio (eccolo qui), quando sono state discusse le pregiudiziali di costituzionalità.

Apro poi la pagina dedicata alla seduta del 28 gennaio e cosa vedo? Tutti i D.d.l. proposti da maggioranza ed opposizione. In cima c’è il D.d.l. Cirinnà, ma subito dopo troviamo il vero, l’originale D.d.l. sulle unioni civili, ovvero il D.d.l. Manconi-Corsini.

E’ infatti dettaglio non di poco conto che la proposta di legge da cui origina il dibattito parlamentare sia quella che è stata presentata il 15 marzo 2013 dal senatore del PD Luigi Manconi e cofirmato sei giorni dopo da Paolo Corsini.

Il percorso parlamentare si è arricchito di altre 13 proposte di legge tra le quali segnalo quella a firma Barani e Mussolini come la più “divertente”.

Tanto per gradire si parte subito col piede giusto. Dobbiamo dare diritti in tema di unioni civili? Bene! Prima però facciamo un bell’articolo 1 che chiarisce che :

1. Ai sensi degli articoli 29 e 31 della Costituzione, il riconoscimento della famiglia deve intendersi unicamente indirizzato verso l’unione tra due soggetti legati da vincolo matrimoniale.

2. Alla famiglia, intesa ai sensi del comma 1, sono indirizzate, in via esclusiva, le agevolazioni e le provvidenze di natura economica e sociale previste dalle disposizioni vigenti che comportano oneri a carico della finanza pubblica.

Insomma, ti starei per dare dei diritti, ma prima chiariamo che mi stai sulle balle e al massimo, come si vedrà dai successivi articoli, ti darò qualche briciola. Patti chiari, amicizia (più o meno) lunga.

Mi sa che la sciura Mussolini è ancora leggermente incazz… per quella questione del marito che patteggia un anno di condanna perché va a baby squillo (quisquilie da famiglia naturale eh!).

Tornando a noi il focus è sul D.d.l. Manconi come vero testo cui dovrebbe fare riferimento chi sostiene le unioni civili.

Un paio di esempi per dare l’idea di cosa stiamo parlando.

Il D.d.l. Cirinnà Art. 1 dice che :

1. Le disposizioni del presente Capo istituiscono l’unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale.

Il D.d.l. Manconi invece dice che :

1. Lo stato di parte dell’unione civile è titolo equiparato a quello di membro di una famiglia ai sensi e per gli effetti della legge 24 dicembre 1954, n. 1228.

Chiara la differenza? La Cirinnà istituisce una “specifica formazione sociale” mentre la Manconi equipara parte dell’unione civile al membro di una famiglia. Un abisso!

Il D.d.l. Cirinnà Art. 5 dice che :

1. All’articolo 44, comma 1, lettera b), della legge 4 maggio 1983, n. 184, dopo la parola: «coniuge» sono inserite le seguenti: «o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso» e dopo le parole: «e dell’altro coniuge» sono aggiunte le seguenti: «o dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso».

Quindi si va alla legge e si evince che il testo attuale :

1. I minori possono essere adottati anche quando non  ricorrono  le condizioni di cui al comma 1 dell’articolo 7:

b) dal coniuge nel  caso  in  cui  il  minore  sia  figlio  anche adottivo dell’altro coniuge;

Diventerebbe questo :

1. I minori possono essere adottati anche quando non  ricorrono  le condizioni di cui al comma 1 dell’articolo 7:

b) dal coniuge o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso nel  caso  in  cui  il  minore  sia  figlio  anche adottivo dell’altro coniuge o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso;

E’ chiaro che stiamo parlando di “stepchild adoption” anche se potrebbe rimanere il dubbio sui figli nati in costanza dell’unione civile come invece chiarisce la Manconi.

Infatti nel D.d.l. Manconi Art. 14 si dice :

1. I figli delle parti dell’unione civile, nati in costanza dell’unione civile, o che si presumano concepiti in costanza di essa secondo i criteri di cui all’articolo 232 del codice civile, hanno i medesimi diritti spettanti ai figli nati in costanza di matrimonio.

2. Le parti dell’unione civile possono chiedere l’adozione o l’affidamento di minori ai sensi delle leggi vigenti, a parità di condizioni con le coppie di coniugi.

3. In caso di separazione delle parti dell’unione civile, si applicano con riguardo ai figli le disposizioni dettate dall’articolo 155 del codice civile.

Ragazzi, questa è roba forte, altro che la Cirinnà (che per inciso potrebbe subire ulteriori variazioni nei prossimi giorni)!

Qui si aprirebbero le porte a tutto ciò che chiedono le coppie che hanno manifestato nelle piazze italiane.

Consiglio la lettura del testo integrale della proposta di legge Manconi (qui il testo). Credo che l’attenzione dovrebbe spostarsi su questo testo che ha decisamente più coraggio nel definire diritti e doveri di coloro che formano una unione civile. Ma la politica serve anche ad annacquare testi come quello proposto da Manconi, che segnerebbe davvero una svolta storica, per giungere ai classici compromessi al ribasso.

D’altro canto il Cardinal Bagnasco è intervenuto nuovamente ingerendo nelle questioni di esclusivo interesse dello stato italiano e bisogna pur accontentarlo.

Poteva poi mancare un appunto di questo gufo impenitente da dedicare allo pseudo-statista di Rignano d’Arno oggi impegnato a zerbinarsi al cospetto di frau Angela (come piace chiamarla a lui per fare il finto brillante anche se ha di fronte un capo di governo).

Allora, facendo ricerche per chiarirmi le idee mi imbatto in un articolo del 28 maggio 2015 (eccolo) apparso sul sito Lettera43.

Si ricorda,oltre alla questione Manconi, che sul sito matteorenzi.it (tocca pure fargli pubblicità – qui il post) il 16 novembre 2012 apparve un post dell’allora candidato alle primarie del Centro Sinistra (così lo chiamano ancora oggi) per la scelta del candidato premier dello schieramento (per inciso sono quelle che perse e a seguito delle quali disse che sarebbe tornato a fare il sindaco di Firenze. Purtroppo per noi non mantenne la promessa e da lì molte altre).

Cosa prometteva tre anni fa Renzi?

Vogliamo alla guida del governo chi ha garantito che in soli 100 giorni l’Italia avrà una legge come quella britannica, che garantisce l’uguaglianza tra le coppie gay e le coppie eterosessuali unite in matrimonio.

707 sono i giorni passati da quando il Governo Renzi è entrato in carica.

Serve altro?

Elenco dei link esterni

D.d.l. Cirinnà : http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/940551/index.html

Senato, ordine del giorno della seduta del 28/’1/2016 : http://www.senato.it/Leg17/3818?seduta_assemblea=679

D.d.l. Manconi : http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/703433/index.html

Articolo tratto da Lettera43 del 28/05/2016 : http://www.lettera43.it/politica/unioni-civili-i-frondisti-del-pd_43675172317.htm

Post dal sito matteorenzi.it del 16/11/2012 : http://www.matteorenzi.it/diritti-adesso-manifesto-lgbt-in-sostegno-di-matteo-renzi/

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